Suzzara Una situazione difficile quella del Suzzara, reduce dalla sconfitta nello scontro salvezza con lo Sporting Brescia e quart’ultimo in classifica nel campionato di Promozione girone D. Ma al di là della questione di campo, è indubbio che anche sul fronte societario gli interrogativi inizino a palesarsi, dal momento che il progetto di marca americana ha cambiato più volte i contorni rispetto alle intenzioni iniziali e non è affatto decollato come ci si attendeva dai proclami estivi. La situazione è in divenire e tutto è possibile da qui alla fine di dicembre, quando ci sarà la sosta: si sa per certo che occorrerà riprogrammare la parte finanziaria di un progetto nel quale, per ora, si è vista principalmente la parte italiana, che rischia pure di perdere i pezzi, visto che alcuni elementi pregiati come capitan Vincenzi e il mediano Visioli sono corteggiatissimi (dall’ambiziosa Poggese).
L’apporto ridotto (anche numericamente) dei ragazzi “americani”, rispetto alle prospettive iniziali, c’entra poco, visto che la gestione logistica di arrivi e partenze è stata confusa, con un turnover di elementi vertiginoso nelle prime settimane: ambientarsi in un calcio e in contesti completamente nuovi non è certamente facile. Non sono esclusi sviluppi in un senso o nell’altro. Senza dimenticare, poi, che c’è anche un campionato da giocare e una categoria da salvare, tenendosi lontani dai guai, dopo la salvezza ai play out dello scorso anno: domenica all’Allodi derby contro un Asola ringalluzzito dalla vittoria con la capolista Orsa Iseo. Mister Pelegrin dovrà isolare nel miglior modo il gruppo, per provare a portare a casa punti e regalare qualche gioia a questa piazza che si interroga sul futuro.
