Calcio Serie C – Mantova: Mensah, Guccione & C: quelli che… serve una scossa

Davis Mensah
Davis Mensah

MANTOVA «Io ce la metterò tutta, ma è chiaro che, per risalire la classifica, deve scattare qualcosa anche a livello individuale». Così Andrea Mandorlini nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Mantova. Messaggio rivolto a tutti, senza distinzioni. Nessun nome è uscito dalla bocca del mister, ma è chiaro che i primi a dare l’esempio dovrebbero essere i giocatori più esperti e carismatici, i cosiddetti leader dello spogliatoio. Anche loro sono stati travolti dalla crisi biancorossa. E per primi dovrebbero cercare la chiave per uscirne, non solo migliorando le proprie prestazioni ma anche trascinando i compagni più giovani e meno preparati ad affrontare situazioni di questo tipo.
Prendiamo Davis Mensah. Giocatore di comprovato talento e al quale non manca certo l’esperienza. Nelle ultime partite è apparso irriconoscibile. Col Pordenone è subentrato negli ultimi 25 minuti ed ha regalato la punizione che è valsa il 2-2 ai friulani; col Vicenza ha perso il pallone che ha dato origine al terzo gol dei veneti. Episodi a parte, in queste gare non ha mai inciso, risultando uno dei peggiori in campo. Per il rush finale serve un altro Mensah: quello che faccia valere la sua prestanza fisica per fiaccare gli avversari, quello più concreto sottoporta. Il simpatico Davis è sicuramente uno dei primi giocatori da recuperare.
Proseguendo, non si può non menzionare Filippo Guccione. Anche lui, che pure aveva iniziato bene il 2023, sembra essersi smarrito nelle ultime gare. Da capitano è chiamato ad elevarsi dal gruppo, a far sentire con maggior concretezza la propria presenza, insomma a dare di più. Non tanto (o non solo) a livello realizzativo, quanto sul piano della personalità. L’elenco potrebbe proseguire con Matteo Gerbaudo, che quest’anno si sta esprimendo a livelli inferiori ai suoi standard. In questo caso, però, va detto che Matteo soffre da inizio stagione di un fastidioso problema al ginocchio: il suo rendimento discontinuo è (almeno in buona parte) figlio di questo acciacco.
L’abbiamo citato più volte negli scorsi mesi, e lo citiamo anche stavolta: Andrea Procaccio. Pochissimi lampi per lui durante la gestione Corrent. Chissà che Mandorlini non trovi il modo per valorizzarlo, ma è chiaro che lui per primo ci deve mettere del suo. Infine, Emanuele Padella e Riccardo Bocalon, ovvero i due elementi più anziani del gruppo (35 e 34 anni, rispettivamente). Arrivati a gennaio, ce la stanno mettendo tutta e qualcosa hanno già dimostrato (soprattutto Bocalon: 5 gol in 7 partite). Ma evidentemente non basta. Il discorso riguarda specialmente Padella, se non altro perchè è il leader di una difesa che sta facendo acqua da tutte le parti.
Potremmo citare altri elementi come Panizzi, Iotti, Fazzi, De Francesco, Rodriguez. Ma, vuoi perchè poco impiegati, vuoi perchè spesso ai margini per infortunio, essi risultano al momento più defilati. Ci sarà in ogni caso bisogno anche di loro, per uscire dal tunnel e riportare il Mantova in posizioni più consone alle attese della società.