Calcio Serie C – Silvestro: “Quando il Mantova chiama… Gatto risponde”

MANTOVA Finalmente protagonista, come tre stagioni fa quando ci mise poco a diventare uno dei beniamini del popolo biancorosso. Dopo tante (troppe?) panchine, Vincenzo Silvestro ha avuto la sua chance e l’ha sfruttata al meglio, trascinando il Mantova alla vittoria col Legnago dopo che già a Vercelli aveva propiziato il gol dell’1-1. Quando Galderisi l’ha sostituito, “Gatto” è stato travolto dall’applauso del Martelli. «Mi ha molto emozionato – ammette – . Fa sempre piacere sapere che i tifosi apprezzano il mio impegno».
Per la prima volta sei partito titolare: te l’aspettavi?
«Più che altro ci speravo che capitasse un’occasione del genere. Perchè volevo sfruttarla, come del resto cerco di fare ogni volta che scendo in campo. Per me 3 minuti valgono 90, nel senso che quando mi buttano dentro io do sempre il massimo».
E l’occasione è arrivata…
«Penso che non bisogna mai demoralizzarsi, perchè prima o poi il treno passa. L’importante è salirci sopra».
Come hai vissuto le tante panchine?
«Ho passato mesi difficili, non lo nego. Ma non ho mai mollato, anche grazie al sostegno della mia famiglia, della mia ragazza Claudia e dei miei compagni di squadra. Guccione, Checchi, Milillo e altri mi hanno scritto parole bellissime dopo la gara col Legnago».
Hai mai pensato di cambiare squadra?
«No, questo no. Perchè qui a Mantova mi sono sempre trovato bene. Si trattava semplicemente di aspettare e farsi trovare pronti. Spero che tutto ciò sia solo il punto di partenza».
Col Legnago abbiamo ammirato un Mantova diverso: quali tasti ha toccato Galderisi?
«Il mister è entrato in punta di piedi. Gli piace molto parlare coi giocatori, per un confronto reciproco. In generale ha portato quell’entusiasmo che ultimamente era un po’ mancato».
Tra i consigli che ti ha dato, qual è il più prezioso?
«Di entrare in campo e divertirsi, giocando liberi con la testa».
Come riassumi la prima parte di stagione per il Mantova?
«È stata molto difficile, ma lo sapevamo. Siamo comunque in corsa per la salvezza, che è il nostro obiettivo. Consapevoli che il girone di ritorno è sempre più difficile dell’andata».
È un peccato fermarsi adesso, non trovi?
«Da un lato è così. Ma guardiamo anche l’altro aspetto: avremo tempo di lavorare bene col mister. Ci serve».
Fatti un augurio per il 2022…
«A livello di squadra mi auguro di raggiungere questo “piccolo” traguardo che ci siamo posti. Per la città, per i tifosi e per noi stessi».
E a livello personale?
«Vorrei dare una grande mano al Mantova ogni volta che verrò chiamato in causa. Io ci sono».
Per chiudere: lo scorso anno ti sei tuffato nel lago perchè avevate centrato i play off. Stavolta cosa hai scommesso con Guccione?
«Per ora niente, il momento è ancora troppo delicato. Ma se ci salviamo sono pronto a… sacrificarmi di nuovo!»