La VOCE dei tifosi, racconti dai gradoni dello stadio: Novara-Mantova

corazon

di Chiara Sanguanini

Domenica 25: primo pomeriggio.
“Da casa un solo urlo: Forza Mantova” scrive Cristina mentre cucina. “Mi unisco al tuo urlo” Simona “Anzi urliamo assieme” conclude Ivana, che aggiunge “Ansia prepartita”.
“… la teniamo sempre accesa
quest’ansia leggerissima
che abbiamo” (Eros)
Leggerissima, mica tanto…
“Formazione tipo. Adossss!” Andrea. “E se va molto male, pareggiare!” Massimo.
Ore 16,15. La partita a Novara inizia.
Io sono dietro le quinte di un teatro: giorno di commedia. Cosa fa un’accanita tifosa biancorossa quando non può seguire e nemmeno vedere la propria squadra? Soffre in silenzio e ogni tanto dà un’occhiata al cell.
“… con santa pazienza ho dovuto aspettare, con tanta buona fede…” (Fossati)
3° gol del Novara.
“Di già?” “Gol stupido” “Un gol da polli” “Assurdo!” “Nooo, porca paletta!” “Eravamo ancora negli spogliatoi!” “Ma cosa succede?” “Succede che in campo ci sono anche gli altri” “Dai ragazzi, reagire!” “Adesso stiamo dominando!” Dietro le quinte soffro.
34° RIGORE? No.
E qui iniziano le recriminazioni del tifoso complottista.
“A Padova se hanno un malore in area gli danno rigore un minuto prima che cadano in terra!” “Non ci vogliono in B!” “Se non è rigore questo?” “Sono tutti contro di noi!” “C’è qualcosa sotto!” “Si gioca in 11 contro 12!” “Ricordiamoci il Torino nel 2006!”.
Forse qualche ragione c’è, ma da che calcio è calcio le lamentele non hanno mai portato nulla… al Mantova.
Il primo tempo finisce così, 1 a 0 per i piemontesi.
“Noi dobbiamo essere più incisivi” “Faticoso. Difficile. Loro dietro sono in… 15!” “Hanno messo davanti all’area una corriera a due piani” “Calma e gesso!” “Bisogna tirare lo stesso nello specchio della porta” “Sì, altrimenti il gran possesso palla conta zero!”.
Finisce il primo atto. Comincia il secondo tempo.
54° GOOOOOOLLL!!! GALUPPINI!!!
“Grande Galup!” “E sono 13 giade!” “Ma vai! Ma vieni!” “Finalmente il guizzo giusto!”.
A teatro il sipario è chiuso ed io corro urlacchiando sul palco; gli altri attori mi guardano straniti, scuotono la testa e pazienza!
“Dai che la vinciamo”.
Il Mantova attacca, domina, ma il risultato non cambia più. Finisce così: 1 a 1.
Sul gruppo fb di Mantova Passion ci si chiede “Il bicchiere è mezzo pieno?”.
Le risposte sono contrastanti.
“Troppi passaggi sbagliati” lamenta Alberto “Troppa tensione, però inevitabile” Guido “Vedo ancora il bicchiere ben pieno” afferma Luca, il fiducioso. “Importante è non perdere. Forza Mantova!” Giorgio “Ottimo pareggio in trasferta contro una squadra molto chiusa!” Ivana. “Ma non si fanno punti col solo possesso palla” Alessio “Non gufiamoci da soli” Monica “Piuttosto che niente è meglio piuttosto” Moreno “Ma pütost che an tost iè mei dü tost” C.F.A.
“- 10 all’alBa” conclude Renata, più ottimista del solito.
Finita la commedia, applausi e sipario. Mi chiedono “Va bene 1 a 1?” “Va benissimo: quando si sta perdendo pareggiare non è facile. E adesso avanti con la prossima!”.
“Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile” scrive Graziano, citando un anonimo. Grazie Graziano. È un bel finale.
“E soli in mezzo al mondo
con l’ansia di cercare insieme
un bene più profondo” (Baglioni)