Attraversamenti “intelligenti” per persone con disabilità visiva

MANTOVA Nella provincia di Mantova vivono oltre un migliaio di persone con disabilità visiva. E il capoluogo affronta un ulteriore passo per avvicinarsi a questi cittadini e aumentare la fruibilità della città per tutti. Ieri mattina sono stati presentati quattro nuovi attraversamenti pedonali “intelligenti” per non vedenti e ipovedenti. I punti di attraversamento scelti, in viale della Repubblica (all’incrocio con via Sant’Alessio), in viale Risorgimento (all’incrocio con via Po), in via della Repubblica, (all’incrocio con piazzale Gramsci), e in viale Montello (sempre all’incrocio con piazzale Gramsci), utilizzano tecnologia “ Letismart”: un dispositivo applicato al tradizionale bastone bianco che, interagendo con dei radiofari diffusi in città, diventa “parlante”, permettendo ai disabili visivi di orientarsi e interagire con l’ambiente urbano in autonomia. «I punti per attraversare – ha illustrato l’assessore Nicola Martinelli – sono stati scelti in base all’alto flusso pedonale riscontrato con la speranza di aumentare il grado di sicurezza». L’investimento complessivo per questo nuovo intervento è stato di 58.000 euro: 45mila da finanziamento ministeriale, e 13mila da parte del Comune di Mantova. Un sistema intelligente che non si esaurisce alle strisce zebrate. Il progetto “ Letismart voce e luce”, nato da un’idea di Marino Attini (triestino, dirigente nazionale dell’associazione Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), sviluppato da SCEN, azienda leader nel settore della microelettronica, è ampio e in via di sviluppo: potenzialmente utilizzabile presso luoghi di interesse, esercizi pubblici e privati, servizi medici e ospedalieri, edifici di culto e cultura, oltre che tutto il sistema dei trasporti pubblici e dei servizi. In questa direzione, l’amministrazione ha previsto l’istallazione del prossimo radiofaro presso la Biblioteca Teresiana. A Mantova, dal 2021 ad oggi, sono sedici i radiofari già attivi in punti strategici del centro storico, da via Conciliazione fino a piazza Sordello.
“È auspicabile che si potenzino altri punti con questa tecnologia – parole di Mirella Gavioli, presidente provinciale dell’Uici, presente con una delegazione di associati – perché si tratta di un segnale di civiltà a tutela della dignità delle persone”. (AB.Baroni)