Aggressione e palpeggiamenti sull’argine, 48enne stangato

MANTOVA Adocchiata una donna le si era avvicinato di soppiatto e senza proferire parola, in preda ad un raptus, le era quindi saltato letteralmente addosso. A finire sul banco degli imputati, circa l’accusa di violenza sessuale, Imed Ben Meftah 48enne residente nel capoluogo virgiliano. I fatti a lui ascritti risalivano nello specifico al pomeriggio del 3 maggio 2018: in tale circostanza l’uomo, mentre si trovava sull’argine golenale del tartaro-Canalbianco a Formigosa, si era reso protagonista dell’episodio criminoso in questione a cui era seguita la denuncia della persona offesa. In particolare lo straniero, dopo essersi parato davanti alla propria vittima, intenta in quel momento a passeggiare con il proprio cagnolino, e calatosi i calzoni l’aveva assalita prendendo forzatamente a palpeggiarla.
Colta alla sprovvista e comprensibilmente spaventata la malcapitata, una 46enne anch’essa residente a Mantova, aveva quindi iniziato ad urlare a perdifiato attirando così in breve l’attenzione di un passante il quale, senza perdere un istante, si era fatto incontro al malintenzionato contribuendo con la propria proverbiale presenza a metterlo in fuga. Da lì era quindi scattata l’indagine investigativa delle forze dell’ordine confluita in un procedimento penale a carico dell’aggressore. Ieri mattina, innanzi al collegio giudicante presieduto da Gilberto Casari, l’epilogo in primo grado della vicenda con l’imputato, riconosciuto colpevole del reato a lui contestato, condannato alla pena di tre anni e tre mesi di reclusione.