MANTOVA Dopo quindici anni di degrado riparte l’opera di riqualificazione della zona di Dosso del Corso. Il piano, approvato nel 2005, ha subito uno stop a un terzo dei lavori previsti. A questo si sono aggiunti, nel tempo, una quarantina di interventi su segnalazioni da parte dei cittadini alla polizia locale soprattutto per motivi di igiene, abbandono rifiuti e assenza di illuminazione per un denunciato furto di cavi. A sbloccare la situazione un tavolo che ha visto coinvolti tutti gli interlocutori interessati, amministrazione comunale, istituzioni bancarie, aziende e cittadini, che ha previsto un piano di riduzione da 44mila a 35mila metri quadrati di superficie lordi grazie soprattutto alla realizzazione da parte di Rfi del sovrappasso ferroviario. “È stato ridotto il diritto edificatorio per diminuire i volumi di monetizzazione che comporterà quindi più spazio per le aree verdi”, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Andrea Murari, “ci sarà inoltre la realizzazione di uno scarico per le acque bianche piovane fino al lago superiore per risolvere i problemi di allagamento della zona”. La nuova approvazione in consiglio comunale vede quindi la riqualificazione di un piano che ha una valenza essenzialmente residenziale, più che commerciale, con la prevalenza della tipologia delle villette di particolare interesse immobiliare. “A breve saremo anche pronti a presentare un nuovo progetto di rigenerazione urbana che coinvolgerà i privati proprietari di aree in degrado”, ha annunciato ancora l’assessore Murari, “le zone al centro di questi nuovi tavoli di confronto saranno anche l’area ex Moietta e i capannoni di Ponte Rosso”.