MANTOVA Furti e rati in calo ovunque si sente dire spesso dalle forze dell’ordine quando viene fatto il sunto dell’attività annuale, ma sta di fatto che Mantova (e provincia) è uno dei territori che negli ultimi dieci anni ha avuto l’aumento più alto di furti. La percentuale segna un +251,3% e mette la nostra città seconda solo alla provincia di Forli-Cesena (+312,9%) e davanti a Udine (+250,0%), Terni (+243,7%) e Bergamo (+234,3%). Sono queste le cifre che sono state raccolte dal Ministero degli Interni e che rivelano, nel corso della prima metà di questo 2019, come Savona sia salita al ben poco invidiabile primo posto della classifica dei furti pro-capite, con 1839 denunce (che non è il numero maggiore assoluto ma lo è in rapporto alla popolazione), seguita da Lucca con 2524 e Modena con 4409, sempre in base alla proporzione con il numero di abitanti. Il numero di furto a Mantova e provincia è dunque inferiore anche in proporzione rispetto a questi altro capoluoghi di provincia, ma è comunque al secondo posto a livello nazionale per quel che riguarda l’incremento dei furti tra abitazioni e altro, nell’ultimo decennio. vale a dire che tra il 2009 e il 2019 il nostro territorio è stato sempre più battuto dai “topi d’appartamento” che hanno di fatto razziato in lungo e in largo la nostra provincia. Sono i cosiddetti inconvenienti o effetti collaterali del benessere, che però hanno portato ad una situazione tutt’altro che rassicurante, a dispetto di quanto spiegano dal Viminale, dove parlando di quadro generale, viene osservato quanto sia “confortante sapere che, grazie all’intenso lavoro delle forze dell’ordine, ma anche alla molteplicità di sistemi di tutela (Comitati di controllo del vicinato, antifurti sempre più sofisticati e altro), si registra una flessione del 9% in meno per ogni tipo di reato (compresi i furti) rispetto allo stesso periodo del 2018. La media attuale delle effrazioni in appartamento a scopo di saccheggio si assesta oggi attorno a 500 al giorno in tutta la Penisola Italiana”.
