I “segugi” sulle tracce delle puzze

MANTOVA Quasi 46.000 euro di segugi elettronici. È partita la campagna di rilevamento degli odori con i nasi elettronici. L’iter è stato illustrato ieri durante l’incontro pubblico organizzato dal Comune in collaborazione col Politecnico di Milano nella sede del Parco del Mincio.
«Preannuncio che il problema di cattivi odori persiste – inizia l’assessore all’ambiente Andrea Murari – e poiché questa situazione anormale continua, ci affidiamo ai migliori del settore per oggettivare il problema». «I nasi ci daranno indizi per delle corrispondenze riguardo la cartiera e zone vicine – continua – e avremmo voluto fare questa campagna l’anno scorso (il Comune, fa sommessamente notare, si sta sostituendo a chi avrebbe l’autorità di fare queste segnalazioni) quando stavamo partendo con i nasi “addestrati”, e installati, la cartiera si è fermata a lungo, perdendo la possibilità di fare il monitoraggio».
Il costo dei nasi, per il 2022 e 2023, è di circa 46.000 euro. «È anomalo che queste segnalazioni siano a carico di un Comune – spiega la prof. Laura Capelli del laboratorio olfattometrico –; come Politecnico siamo stati i primi a fare queste rilevazioni sul territorio italiano e da 25 anni siamo il punto di riferimento per questo settore grazie a un laboratorio che dispone di tutte le tecnologie all’avanguardia, oltre alle competenze».
Nello specifico, il naso elettronico è uno strumento che combina dei sensori al riconoscimento dell’offerta olfattiva, cioè consente di riconoscere odori semplici o complessi. Non è in grado di rilevare le singole molecole, né fa analisi chimiche (per questo fine, ogni mese, su richiesta del Comune, la cartiera, tramite Ats, produce un’analisi chimica delle emissioni), ma imita il funzionamento dell’olfatto dei mammiferi. È estremamente versatile, trova applicazione in ambito ambientale o di salute (diagnosi non invasiva di tumori). Gli obiettivi: oggettivare la percezione di odori e quantificare l’impatto olfattivo, riconoscendone la provenienza.
Come faranno? Analizzando continuamente l’ambiente circostante, determinando in maniera oggettiva e quantitativa il contributo.
«In corso d’opera – continua la Capelli – le segnalazioni dei cittadini sono preziose e chiediamo il vostro contributo per affinare l’operato del naso il più precisamente (si chiede di segnalare: orario di inizio e fine, luogo e indicazione odori)». L’iter si articola in diverse tappe: il sopralluogo, l’addestramento, l’installazione, ulteriori prove per affinare l’addestramento, e infine la determinazione dell’impatto olfattivo.
Il primo sopralluogo è già stato effettuato l’1 giugno. Ora ci sarà l’addestramento (meno di un mese, con campionamento presso diverse possibili fonti di odori), l’installazione e il monitoraggio di almeno 40 giorni, sia a Colle Aperto che a Cittadella.
Dopo il monitoraggio, ci saranno approfondimenti sulle sorgenti identificate al fine di suggerire interventi mirati​ per eliminare il problema olfattivo. Per segnalare, è possibile recarsi sul sito del Comune e compilare il modulo dedicato nella pagina “Segnalazione odori molesti”. (abb)