Immigrazione clandestina, giro di vite da parte della Polizia. Rimpatri per diversi malviventi

MANTOVA Negli ultimi dieci giorni è proseguito senza sosta l’impegno della Polizia di Stato per il contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina, con particolare riguardo a quella connessa alla commissione di fatti delittuosi. La costante implementazione dei servizi di controllo del territorio svolti dagli equipaggi della Squadra Volante ed in occasione dei servizi straordinari effettuati con l’ausilio di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia hanno determinato, per il personale della specifica sezione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, l’avvio di numerosi procedimenti amministrativi finalizzati all’espulsione ed al rimpatrio degli stranieri irregolari sul territorio nazionale.

Analogamente, è stato profuso il massimo impegno per la disanima delle posizioni inerenti alla legittima presenza in Italia dei cittadini extracomunitari e comunitari dimessi, per fine pena, dalla locale Casa circondariale.

Nell’arco temporale in esame, un cittadino magrebino di 38 anni, sottoposto ad una misura di sicurezza alternativa alla detenzione, responsabile di gravissimi reati contro la persona e in materia di armi è stato scortato da personale della Polizia di Stato fino al Paese di provenienza e consegnato alle autorità di polizia del suo Stato.

Il medesimo provvedimento è stato eseguito nei confronti di uno straniero sudamericano, responsabile di numerosi delitti contro il patrimonio, il quale, all’uscita dalla Casa circondariale, è stato preso in consegna dagli operatori dell’Ufficio Immigrazione e successivamente imbarcato su un aeromobile che lo ha riportato nel suo Paese.

Un altro cittadino magrebino di 37 anni, scarcerato per fine pena in relazione alla commissione di reati contro il patrimonio, è stato rimpatriato coattivamente e scortato dagli operatori della Questura fino al più vicino aeroporto del Paese di provenienza.

Per quanto concerne il versante operativo, quindi del contrasto all’immigrazione irregolare accertata nel corso delle attività di presidio del territorio svolta dalle Forze di polizia, un cittadino cinese cinquantenne identificato in occasione di un posto di controllo su strada, il quale ha dichiarato di dimorare da alcuni anni nella nostra provincia, è risultato sprovvisto di un legittimo titolo di soggiorno ed è stato sottoposto alla procedura della partenza volontaria che prevede l’ordine di lasciare l’Italia entro una determinata data trattenendo, fino al momento della partenza, il documento per l’espatrio e imponendo l’obbligo di presentazione giornaliera in Questura fino all’effettivo abbandono del territorio nazionale.

Come già detto, negli ultimi giorni è stata rivolta particolare attenzione, con mirati servizi interforze ad alto impatto, a quelle aree urbane, del centro come della periferia ritenute, anche a seguito di segnalazione dei residenti, più esposte a fenomeni di degrado ovvero più frequentemente teatro di condotte costituenti reato e contrastanti con le regole di civile convivenza.

Nel corso delle suddette attività, un giovane straniero del Mali presente da alcuni giorni in città, con precedenti di polizia per danneggiamento aggravato e truffa, il quale aveva richiesto protezione internazionale alla quale aveva poi rinunciato, è stato accompagnato dal personale della Polizia di Stato presso il Centro di Permanenza di Roma per il successivo rimpatrio nel Paese africano.

Allo stesso Centro è stato portato un trentenne magrebino, responsabile di numerosi reati contro la persona ed il patrimonio perpetrati soprattutto in città con la complicità di giovani connazionali anche minorenni.

Infine, nei confronti di altri tre cittadini stranieri, due magrebini ed un asiatico, identificati durante i controlli svolti in città, sono stati adottati i provvedimenti del Decreto di Espulsione del Prefetto con contestuale Ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale.