Pass, sindacato polizia Siap: in campo ogni iniziativa contro l’aumento

MANTOVA Continuano le proteste dei sindacati di Polizia circa l’aumento dei pass per le forze dell’ordine. Dopo la nota inviata da Sap e Siulp nei giorni scorsi, alla quale ha fatto seguito la replica dell’amministrazione comunale, ecco un’altra protesta ma stavolta da parte del Siap, il sindacato italiano appartenenti polizia. «Interessante la risposta dell’assessore Iacopo Rebecchi, volta esclusivamente a sminuire la problematica indicando in soli 1,66 euro l’aumento di pass in possesso degli operatori del comparto sicurezza: con molteplici delibere si è fatto il gioco delle tre carte, prima aumentando il canone, raddoppiandolo, poi rendendo la seconda targa, che ricordiamo per regolamento precedente alternativa alla prima e non per l’ingresso congiunto di due veicoli, richiedendone per la stessa ulteriori 60 euro. Quindi, gentile assessore, a parità di condizioni, a parer nostro e se la matematica non è un’opinione, il passaggio da 20 euro a 100 euro non comporta un aumento di 1,66 euro mensili – commenta il segretario generale provinciale Siap Roberto Tangianu. «Ancora più emozionanti – prosegue Tangianu – le parole del primo cittadino, Mattia Palazzi, che in consiglio comunale ha dichiarato: da molti anni è data possibilità alle forze dell’ordine della seconda targa in virtù di esigenze di servizio. Noi non abbiamo modificato questa possibilità ma mi sono permesso, l’ho voluto io e me ne assumo la possibilità, di dire bene ma gratis no. Fine della discussione. Quindi possiamo dire tranquillamente che il primo cittadino non risulta minimamente interessato a rivedere la posizione presa, ne tantomeno sembra aperto al confronto con i sindacati di categoria, che hanno espresso il loro dissenso. Le parole del primo cittadino sono chiare, la cassa prima di tutto. Ringraziandolo quindi per l’esplicitato negato confronto, lo informiamo che porremo in essere ogni utile iniziativa volta alla revisione delle presenti deliberazioni», conclude Tangianu.