Rissa sul viale: una decina già identificati. Rischiano il Daspo

MANTOVA Ci sono i video delle telecamere di sicurezza presenti in zona e ci sono anche i video girati con i cellulari dai tanti ragazzini presenti, che hanno documentato le varie fasi della maxi-rissa di venerdì scorso alla fermata degli autobus di viale Risorgimento. Su queste immagini gli agenti della Polizia locale stanno basando buona parte delle indagini. Ci sono poi i nomi di presunti coinvolti nella rissa, poco meno di una decina per ora, in gran parte minorenni, ma il numero è destinato a crescere nelle prossime ore. Nei loro confronti potrebbe scattare il Dacur (Daspo urbano), come richiesto ieri dal prefetto di Mantova Gerlando Iorio. Infine c’è un ragazzino indiano di 17 anni che è tutt’ora ricoverato al Carlo Poma con diverse ferite in varie parti del corpo: segni di percosse da calci e pugni sulla schiena e sul torace, un grosso taglio al cuoio capelluto dovuto, stando a quanto appreso, a una caduta; il giovane avrebbe battuto la testa contro lo spigolo del marciapiede. Poteva andare molto peggio. La rissa scoppiata verso le 14.45 alla fermata di viale Risorgimento ha visto coinvolti due gruppi distinti: indiani da una parte e nordafricani dall’altra. Si è trattato di un regolamento di conti riguardo a un’aggressione ai danni di uno ragazzo di origini indiane avvenuta nella mattinata dello stesso giorno. Il tam tam via social tra i due gruppi era iniziato subito dopo con l’appuntamento fissato per il “dopo-scuola”. «Hanno cominciato ad arrivare verso le due e mezza – racconta una studentessa -, e dalle facce che avevano si è capito subito che c’era qualcosa di grosso in ballo». I due gruppi si sono affrontati, subito sono volati pugni e calci e sono spuntati anche dei tirapugni. Una ventina almeno i giovani coinvolti in questa rissa che si è scatenata sotto gli occhi degli altri ragazzini che riprendevano il tutto con i cellulari e di diversi adulti che hanno subito dato l’allarme. L’intervento delle pattuglie è stato più che rapido e se da un lato ha scongiurato conseguenze più gravi, dall’altro non ha evitato che i partecipanti alla rissa scappassero verso i giardini del Te, dove hanno continuato a picchiarsi e dove è stato trovato a terra il 17enne indiano poi finito in ospedale. Non è ancora ben chiaro cosa abbia scatenato la rissa, in particolare quella delle 7.30 di venerdì mattina che ha poi portato alla resa dei conti del pomeriggio. Futili motivi, roba da ragazzini l’ipotesi degli investigatori, per i quali la faccenda è comunque molto seria.