Calza: Bc e Calzitaly si prendono lo storico marchio Franzoni

CASTEL GOFFREDO  – Ciò che rimaneva dello storico marchio della calzetteria Franzoni è salvo. Sì perché dopo il fallimento dell’azienda di Casaloldo, Bc Calze e Calzitaly, entrambe con sede a Castel Goffredo, hanno acquistato direttamente dal Tribunale di Mantova ciò che ne restava.
E non è poco ciò che rimaneva dell’azienda di Casaloldo, dichiarata fallita ancora a inizio febbraio del 2019. Oltre allo storico stabile, che si trova sulla provinciale a metà strada tra Casaloldo e Castel Goffredo, c’erano anche alcuni macchinari per il confezionamento dei prodotti tessili e, stoccati da parecchio tempo e mai venduti causa fallimento, circa un milione di capi tra intimo e calze.
Tutti i beni di Franzoni erano all’asta ma le due aziende di Castel Goffredo, grazie ad una congrua offerta di circa 2 milioni di euro parte dei quali andrà a ripianare i debiti accumulati da Franzoni, hanno acquisito tutto direttamente dal Tribunale di Mantova. A Calzitaly, il cui titolare è  Marco Schinelli, lo stabile di Casaloldo e i macchinari per il confezionamento (questi ultimi, per la verità, erano stati acquistati separatamente). Bc Calze invece si è presa il marchio Franzoni e lo stock di prodotti invenduti.
«Abbiamo deciso di procedere con questa operazione – spiega il titolare di Bc e presidente del Centro servizi impresa  Massimo Bensi – perché uno storico marchio come Franzoni non finisse in altre mani esterne al distretto, magari addirittura all’estero. Ma non solo. Così facendo abbiamo salvato il marchio stesso e gli stabili dell’azienda, senza disperdere i beni del nostro distretto fuori dalla nostra zona».
Giusto alcuni giorni fa l’insegna “Franzoni” di fronte agli immobili di Casaloldo è stata sostituita con l’insegna di Calzitaly e Cet, che fanno parte dello stesso gruppo. E ora gli stabili sono in uso a Schinelli e alla sua azienda. Bc invece è al lavoro su un parziale riposizionamento dei propri storici marchi così da fare spazio al marchio Franzoni e reimmettere sul mercato la grande quantità di beni che erano rimasti stoccati a Casaloldo.