Basket Serie A2 maschile – Il preparatore Missarelli: “Staff, siamo ripartiti quasi da zero”

MANTOVA Nel corso della recente intervista, il consigliere d’amministrazione Paolo Mennini ha detto che alla Staff occorrono circa una ventina di giorni per ritrovare una buona condizione atletica. Ha quindi concesso ulteriore tempo a una squadra che ormai di tempo ne ha davvero poco. La questione atletica è un tema ancora più imprescindibile del solito e tocca al preparatore atletico Daniele Missarelli (atteso dal tampone che qualora fosse negativo gli permetterebbe di uscire dalla quarantena e tornare ad allenare i ragazzi) articolare il discorso e offrire il quadro della situazione: «Con Pistoia si è visto che siamo lontani dal 100% – afferma – abbiamo diviso la squadra in tre sottogruppi con cui si lavora in modo diverso: coloro che non sono mai stati positivi, quello che si è negativizzato dopo una decina di giorni e quello che si è negativizzato dopo minimo due settimane. Sono tre percorsi diversi ma l’obiettivo è portare tutti allo stesso livello. Il Covid è debilitante: chi deve fare una prestazione agonistica ne può essere fortemente condizionato. Per alcuni giocatori è quasi come ripartire da zero. In alcuni casi ho ritrovato giocatori messi quasi peggio che dopo le vacanze estive. Bisogna rifare una sorta di nuova preparazione con la complicazione però che non c’è il tempo di farla perché ogni settimana i ragazzi hanno la partita da affrontare e quindi bisogna lavorare anche in quella prospettiva. Un paio di settimane abbondanti per avere Stings in una condizione accettabile ci vogliono». Non è la prima volta che la Staff viene colpita nella quasi totalità da covid e quarantene che hanno compromesso per diverse settimane il gioco della squadra. Ci sono similitudini tra i periodi vissuti da coach Di Paolantonio e coach Valli? «Non ci sono tante differenze – conclude Missarelli – la risposta al Covid di ogni atleta è soggettiva. Confermo che è debilitante anche se uno è asintomatico. Nessuno fortunatamente ha avuto problemi respiratori, magari qualche piccolo dolore muscolare e articolare. La cosa peggiore è forzare un atleta professionista abituato ad allenarsi per tot ore al giorno a rimanere chiuso in casa. Il problema vero è sempre tenere ferma la squadra perdendo forza e ritmo partita». Intanto Cantù ha risolto il contratto con Robert Johnson, accasatosi al Legia Varsavia.