MANTOVA La Staff è sull’ottovolante. Dopo le quattro vittorie nelle prime quattro giornate, infatti, i biancorossi sono incappati in ben cinque sconfitte consecutive. Qualcuna netta, qualcun’altra meno. Se non altro l’ultima, con Torino, ha fatto intravvedere segnali positivi. Di questo avviso è anche il capitano Riccardo Cortese.
«Si sono visti dei miglioramenti – spiega – , anche se purtroppo non è bastato per invertire il trend. È fuor di dubbio che abbiamo fatto passi in avanti rispetto alle precedenti sconfitte. E poi aggiungerei un’osservazione: non per creare alibi, ma la mancanza di uno straniero come Stojanovic è risultata determinante. Comunque abbiamo giocato una buona gara. Cinque sconfitte di fila sono tante, ma quella con Torino non è paragonabile a quelle con Piacenza in casa e a Casale Monferrato, dove potevamo vincere ma ci siamo lasciati ingannare forse sottovalutandole. La prestazione con Torino, invece, dice che dal fondo siamo risaliti e stiamo pian piano ritrovandoci».
Domenica vi aspetta la difficile trasferta di Udine…
«In questo momento è l’avversario peggiore, ma il peso del pronostico potrebbe aiutarci. Andremo a Udine per vincere e con la speranza di poter schierare Stojanovic. Loro hanno un roster lungo, lo abbiamo sperimentato in Supercoppa e sarà importante anche per noi avere più rotazioni possibili. Sono convinto che possiamo giocarcela con tutti. Dovremo però cercare di limitare gli errori e fare un altro passo in avanti sul piano del gioco. Poi per vincere contro certe squadre devi essere al completo. A tal proposito, siamo contenti per Thompson che sta entrando nei meccanismi di squadra. Andremo ad Udine per provare a vincere».
Con Torino avete ritrovato il calore dei tifosi…
«Il loro sostegno non ci è mai mancato e, dopo quello che avevo chiesto prima di quella gara, ci hanno sostenuto in modo molto caldo. Dobbiamo remare nella stessa direzione perchè i tifosi hanno bisogno di noi e noi di loro».
Che tipo di campionato dobbiamo attenderci?
«Si può vincere o perdere ogni partita e tante sono le sorprese. Il livello si è alzato e il campionato è livellato verso l’alto. La classifica cambia di continuo e tante partite finiscono con scarti minimi. Sono i dettagli a fare la differenza. Io rimango molto fiducioso perché faccio parte di un ottimo gruppo e con bravi ragazzi. Forse dobbiamo capire, ma dobbiamo farlo in fretta, quali sono le nostre reali potenzialità».