Tennis Tavolo serie A1 m – Pinto: “PaninoLab, a tutta verso i play off”

Bagnolo San Vito La PaninoLab Bagnolese ha compiuto una vera e propria impresa battendo sabato l’Apuania Carrara, campione in carica. I ragazzi allenati da coach Cristina Semenza, dopo un’estenuante gara durata tre ore, sono riusciti a piegare la capolista, che non perdeva da quasi due anni. Grande prova di squadra, con un Daniele Pinto entrato dalla panchina e bravo a chiudere con il punto del 4-1 la sfida interna con i toscani. «Abbiamo giocato molto bene – afferma Daniele – Ognuno di noi ha dato tutto per vincere, ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. A loro mancava un giocatore; nonostante questo hanno schierato due titolari di livello internazionale. Noi, come controffensiva, abbiamo sfruttato al meglio il fattore campo». Grazie a questo successo, la PaninoLab blinda la salvezza e punta dritta ai play-off: «La società era partita con i piedi per terra – dichiara il giocatore piemontese – L’obiettivo era la salvezza, ma io dissi sin da subito che avremmo potuto qualificarci per i play-off. Purtroppo abbiamo avuto una partenza non semplice, in più ci è stata inflitta una squalifica di due punti a novembre. Ma questo non ci ha demotivati per risalire la china. E’ stata un’andata altalenante, burrascosa, ma anche positiva». Domenica la delicata trasferta a Napoli, contro il fanalino Sant’Espedito: «Dobbiamo sfruttare al meglio l’onda dell’entusiasmo. Napoli è sempre un campo insidioso dove personalmente non ho fatto grandi gare. Sarà sicuramente più dura dell’andata, quando abbiamo dominato, però guai a sottovalutare l’avversario, anche se è ultimo. Giocare la finale scudetto? E’ il sogno di tutti! Ma il cammino è ancora lungo, quindi piedi per terra e pensiamo gara dopo gara. Non mi piace guardare al futuro, però è altrettanto vero che abbiamo le carte in regola per raggiungerla». E sul suo arrivo a Bagnolo… «Mi ha colpito l’interesse che il dirigente Paolo Frigeri ha mostrato nei miei confronti. In più conoscevo già Cristina (Semenza, ndr), atleta e coach con cui ci si può confrontare su tutto e grande simbolo di questo sport. Anche il tifo mi ha sorpreso, perché l’ultima volta che ho trovato un calore così, è stato quando giocavo a Verzuolo. Un paese piccolo dove il tennis tavolo viene vissuto a 360 gradi, proprio come a Bagnolo. Qui nessuno ci mette pressioni e questo aiuta sia mentalmente che fisicamente».
Samuele Elisse