Asola, la maggioranza va a pezzi. Di Vito crea un nuovo gruppo

Il municipio di Asola
Il municipio di Asola

ASOLA – Il consiglio ha proceduto alla surroga della consigliera e assessora Cecilia Antonioli e della capogruppo di maggioranza Annalisa Castelli, che avevano rassegnato le dimissioni per il venir meno delle condizioni per sostenere l’azione di governo del sindaco Giordano Busi. Sono quindi entrati nell’assise comunale Pierangela Rubes e Luigi Benetti.
Durante la seduta Francesca Zaltieri, capogruppo della minoranza “Asola Impegno Comune”, ha criticato l’amministrazione Busi: «Le due figure dimissionarie – ha detto Zaltieri – hanno particolare rilievo e i fatti manifestano disgregazione e disomogeneità e sono il segno del fallimento di questa amministrazione. Questi quattro anni di governo si sono aperti con una sorta di caccia alle streghe all’interno della struttura amministrativa che ha portato ad una fuga dagli uffici di personale storico. Particolarmente dirompente è apparsa l’incapacità di gestire l’ufficio tecnico, inconcludente la ricerca dei responsabili di cui rileviamo l’ennesima defezione proprio in questi giorni. Ufficio tecnico che è centrale per le opere pubbliche e l’edilizia privata della città. Alla luce del fallimento complessivo dell’azione amministrativa chiediamo al sindaco – ha concluso – di trarre le dovute conseguenze per interrompere questa esperienza fallimentare, rassegnare le proprie dimissioni e staccare la spina come gesto ragionevole e dignitoso».
Elemento di novità è stato poi l’intervento del consigliere di maggioranza Mattia Geronimo Di Vito, il quale rivolgendosi al sindaco ha sottolineato come le dimissioni dell’assessora e della capogruppo rappresentano una sconfitta umana e politica per il primo cittadino. «Dal punto di vista umano – ha detto Di Vito – poiché perde un assessore con cui aveva trascorso cinque anni all’opposizione; dal punto di vista politico perché viene meno il capogruppo che rappresenta l’alfiere principale delle linee di mandato della sua amministrazione, ma soprattutto perché perde una rilevante componente civica della sua lista. Non condividendo – ha continuato – una politica improntata al mancato ascolto e volendo preservare lo spirito con cui ho iniziato questa esperienza amministrativa per una politica che si apre alla società civile che vuole impegnarsi per il bene comune, costituirò un gruppo consiliare autonomo che sarà attento alle esigenze dei cittadini, rispetterà le linee programmatiche volute dagli elettori e valuterà se le scelte dell’amministrazione coincideranno con il programma».