Caso di Legionella a Bagnolo, donna in ospedale

BAGNOLO Sono due i casi certificati di Legionella ( o malattia del Legionario) a Bagnolo San Vito. L’ultimo, in ordine temporale, ha necessitato il ricovero ospedaliero del malato. Il batterio della legionella si nasconde nell’acqua calda stagnante, ad una temperatura generalmente compresa tra i 35 °C ed i 50 °C. 

Il contagio si trasmette con l’inalazione di acqua contaminata, anche sotto forma di aerosol, come ad esempio durante una banale doccia. I sintomi  prendono la forma di una polmonite che comporta febbre, tosse, dolori muscolari e, in alcuni casi, difficoltà respiratorie e altri sintomi più gravi. « Come struttura semplice di Ats abbiamo ricevuto una segnalazione di Legionellosi – Dr Luigi Vezzosi, Dirigente Medico Servizio Prevenzione delle Malattie infettive Ats Val Padana – dopo aver accertato che la segnalazione fosse corretta, siamo partiti con l’inchiesta epidemiologica dedicata». E continua: «Considerando i tempi di incubazione della legionella, si va indietro nel tempo rispetto all’insorgenza dei sintomi per capire quali possano essere state le fonti di esplosione. Dall’inchiesta, è emerso che uno dei possibili punti di esposizione fosse il domicilio. Il servizio dedicato della struttura di igiene e sanità pubblica salute di Ats Valpadana si è attivato, inviando i tecnici al domicilio per valutare o meno la presenza del batterio. Questo è stato fatto e l’esito dei campionamenti ha dato esito positivo. La persona recentemente interessata è stata già dimessa dalla struttura ospedaliera dov’era ricoverata, inoltre è stato escluso che altri famigliari avessero sintomi, evitando la preoccupazione di un cluster. I due casi segnalati nel territorio comunale sono riferiti all’anno 2023 e sono distanti diversi chilometri l’uno dall’altro».  Antonia B.Baroni