Gessi di defecazione: possibile sospensione per una ditta di Lonato

La ditta sparge fanghi nel Mantovano

gessi defecazione

LONATO (Bs) Per un’azienda di Lonato, che si occupa di trattamento di fanghi biologici e produzione di gessi di defecazione (acque reflue urbane e agro industriali trattate per produrre fertilizzanti) è stata avviata una procedura di diffida e sospensione dell’attività: la notizia, arrivata in questi giorni in seguito all’esame, da parte della Provincia di Brescia, della analisi condotte da Arpa, è stata commentata dal deputato pentastellato Alberto Zolezzi il quale rileva che, nella relazione Arpa, si riscontrerebbe un’incoerenza tra il processo effettuato e quello indicato dalla normativa a cui la ditta indica di aderire. Vi è un’incongruenza tra le materie prime effettivamente impiegate e quelle indicate dalla azienda stessa nel Registro: «Motivazioni e inadempienze gravissime – dichiara Zolezzi – Questa ditta tratta oltre 170mila tonnellate di fanghi ogni anno, che vengono trasformati tutti in gessi anche per ovviare all’art. 41 del Decreto Genova che è da migliorare. Questa ditta risulta autorizzata a spandere oltre 50mila tonnellate di fanghi in provincia di Mantova, ma con l’autorizzazione alla produzione di gessi si perde qualsiasi tracciabilità e forse non sarà facile capire cosa sia finito sui campi mantovani. Mi sto impegnando a portare con più forza il tema in tutte le sedi politiche competenti per le necessarie modifiche normative e oggi ho interessato la Commissione ecomafie di cui faccio nuovamente parte». Le preoccupazioni sollevate da Zolezzi non riguardano solo il possibile inquinamento dei terreni e delle falde ma anche altre conseguenze sulla salute che possono derivare da fanghi non adeguatamente trattati.