Villimpenta Sabato pomeriggio (dalle ore 16) riapre al pubblico il Museo risorgimentale Francioli-Nuvolari di Villimpenta, con la possibilità per i cittadini e non solo di visitare l’ala che raccoglie mezzi di trasporto agricoli, arredamenti dell’epoca e diversi oggetti di uso quotidiano adoperati nei fondi agricoli e nelle risaie della zona, in particolare dalla prima metà dell’Ottocento ai primi del Novecento. «Riteniamo il Museo un importante patrimonio della comunità villimpentese – commenta il sindaco Daniele Trevenzoli – e per questo ci siamo premurati di iniziare un percorso di promozione per la riscoperta di questo luogo culturale e umano». La Fondazione Nuvolari e il relativo museo furono ideati e voluti negli anni 80 del secolo scorso dal fondatore Ugo Francioli e dalla figlia Carmen, che pensarono di far conoscere ed esporre per il pubblico, nei locali adiacenti alla loro abitazione di piazza Roma, la ricca documentazione riguardante due loro illustri avi: il dottor Giovanni Nuvolari e l’ingegnere Carlo Francioli, figure di primo piano del Rinascimento mantovano. Fino ai primi anni Duemila, durante il mercato domenicale il Museo rimaneva visitabile al pubblico grazie al lavoro di alcuni volontari, fra cui il compianto Francesco Fontanesi.
All’apertura di domani sarà abbinato un evento di conversazione col professor Maurizio Bertolotti, anche per rimarcare quanto il riso sia ed è importante in questa porzione dell’Est mantovano. Proprio in riferimento al riso sarà rivolta un’attenzione speciale al prezioso lavoro delle mondine, dialogando su Berta Bassi, nata nel 1928 in una corte agricola della sinistra Mincio, nel cuore della zona risicola virgiliana, la quale, durante le veglie invernali, dalla viva voce della madre, anch’essa mondina e stimata “novellatrice in stalla”, ha appreso un ampio repertorio orale di racconti popolari e fiabe tradizionali, che spaziano tra i generi più vari. Seguirà la visita guidata al museo accompagnata dalla proprietaria Carmen Francioli.