In vista un’altra settimana dai pomeriggi estivi

MANTOVA  L’autunno rimane ai box. Ancora una volta le carte meteo lasciano presagire scenari tardo estivi praticamente ad oltranza, per lo meno per i prossimi dieci giorni. Nessuna novità di rilievo è attesa per tutta la prossima settimana. Ieri c’è scappato anche l’ennesimo primato: mai una giornata tanto calda in ottobre. Grazie alle correnti di foehn, alle 16 il termometro ha raggiunto a Mantova il valore record di 29,7°, una temperatura mai raggiunta in ottobre a memoria d’uomo. Più di una stazione della provincia ha superato anche quota 30°. Al forte soleggiamento e alla natura subtropicale dell’alta pressione si è affiancata la compressione delle masse d’aria indotta dalle correnti settentrionali. In Lombardia occidentale e in Piemonte sono state registrate addirittura massime oltre i 31°.

Oggi le correnti entreranno in Valpadana da est; probabile quindi un calo parziale delle temperature che rimarranno comunque ancorate a quota 27/28 gradi, fra 6 e 7° oltre le medie. Temperature analoghe, in compagnia di un sole velato appena velato da qualche nube in mattinata, ci terranno compagnia almeno fino a giovedì, in attesa di una lenta diminuzione nei giorni successivi, ancora caratterizzati però dall’assenza di nubi. Da venerdì si intensificheranno semmai le foschie con possibilità di locali banchi di nebbia nelle ore notturne e del primo mattino.

Scontata, insomma, un’altra settimana dai pomeriggi estivi. Nulla riesce a smuovere al momento il pesante anticiclone subtropicale che impedisce alla stagione delle foglie gialle di entrare in scena. Quando l’alta pressione perde colpi, subito ne compare un’altra a prenderne il posto, magari con maggiore intensità trasportando un vero e proprio fiume di aria calda verso l’Europa centrale attraverso la Penisola iberica. È come se il calore in eccessivo immagazzinato dalle regioni tropicali trovasse sfogo verso nord.

Le grandi masse d’aria fredda che già si stanno organizzando attorno alle regioni polari non riusciranno quindi a penetrare verso sud, clamorosamente destinate a rimanere nel nord Europa ancora per settimane. Questa è la tendenza delineata oggi dai principali modelli previsionali. Tra una settimana le temperature inizieranno però a diminuire, aiutate nella discesa dal fisiologico raffreddamento della terra nelle ore notturne.

Oltre al caldo anomalo, fa notizia l’assenza di precipitazioni. La forza dell’alta pressione allontanerà per ora qualsiasi tentativo atlantico di mettere piede nel Mediterraneo. Vuol dire niente pioggia almeno per altri dieci giorni, fra altro in uno dei tre mesi statisticamente più piovosi dell’anno.

Solo dopo il 20 di ottobre grazie all’indebolimento dell’anticiclone potremmo sperare in qualche piovasco. Ma di perturbazioni organizzate sarà difficile vederne passare fino a novembre. Prende corpo anche l’ipotesi dell’ottobre più caldo della storia dopo quello già storico dell’anno scorso (il giorno 30 registravamo ancora massime tra 26 e 27°).

Alessandro Azzoni