Progressivo peggioramento in vista

MANTOVA Svolta confermata. Il progressivo cedimento dell’alta pressione e il suo ritiro verso le isole britanniche consentirà entro 48 ore la genesi di un’importante depressione che tra mercoledì e giovedì riporterà finalmente la pioggia su buona parte del nord Italia.
Sulla scorta delle prime indicazioni modellistiche, pare certa la caduta di almeno una quindicina di millimetri di pioggia (la media di marzo è di 50) in prima battuta, ma altrettanti se ne aggiungeranno tra venerdì e sabato. Non è molto ma è sicuramente una buona spallata alla pesante situazione di siccità maturata nel corso dell’inverno e, soprattutto, nell’ultimo mese.
La depressione in formazione da domani nel Mediterraneo centrale avanzerà verso l’Italia richiamando aria più calda e umida nordafricana tra mercoledì e giovedì, innescando così precipitazioni diffuse sull’area padana. Tornerà anche un po’ di neve in quota, anche se solo oltre i 1.800 metri.
Si concluderà quindi uno dei periodi siccitosi più intensi dell’ultimo ventennio. Qualche numero: dalla metà di novembre ad oggi su Mantova sono caduti un’ottantina di millimetri di pioggia contro i 250 della media prevista in questo periodo. Molto aridi sono stati fino ad oggi anche i primi tre mesi del 2022: sono caduti poco più di 40 millimetri d’acqua sui 150 della media e in appena tre giorni di pioggia e nell’Oltrepò anche meno. Si è trattato in definitiva del terzo periodo siccitoso più lungo del dopoguerra.
Ora, come annunciato, tutto sta per cambiare. Oggi e domani continueremo a godere in ogni caso di tempo ancora soleggiato con temperature pomeridiane attorno ai 20 gradi. Nella notte su mercoledì il cielo tenderà poi a coprirsi per l’avanzata di una prima perturbazione che dal pomeriggio-sera produrrà le prime piogge. La copertura del cielo provocherà un certo calo termico valutabile in almeno 4-5 gradi nelle temperature massime (previste sui 14°). La pioggia cadrà anche nella prima parte di giovedì per lasciare spazio a qualche schiarita nella seconda parte della giornata. Anche venerdì il tempo sarà molto variabile, con il rischio di nuove precipitazioni a metà giornata e nella notte su sabato. Nel prossimo fine settimana c’è infine il rischio che irruzione di gelo continentale possa produrre gelate tardive di una certa intensità. Al momento tale ipotesi gode già di una probabilità vicina al 60%.
Le due perturbazioni in arrivo chiuderanno momentaneamente un primo acuto della primavera caratterizzato da fortissime escursioni termiche fra il giorno e la notte. Mercoledì, ad esempio, la temperatura minima è scesa nel primo mattino di qualche decimo al di sotto dello zero per circa un’ora per portarsi attorno ai 20 gradi se non oltre attorno alle 16. Elevatissima anche l’escursione di ieri, con minime scese fino a 1 grado in aperta campagna e massime vicine ai 22°.
Alessandro Azzoni