Pallavolo serie B – Gabbiano, il ds Mazzonelli: “Farei di tutto per portare a termine il campionato”

Il ds Nicola Mazzonelli

MANTOVA – Il rugby è stato il primo sport ad annullare la stagione 2019/20 e il basket pare possa seguirlo a breve. La pallavolo invece prende tempo, almeno sino al 3 aprile, data fatidica di stop (per ora) del lockdown del Paese e del mondo dello sport. Il ministro dello sport Spadafora pochi giorni fa però è stato chiaro: “Chiederò il fermo per tutto aprile” e anche il Governo proseguirà con la chiusura di tutte le attività per altre settimane, almeno fino a Pasqua. L’emergenza Coronavirus non è certo finita, tutt’altro. E anche le società sono in stand-by, come il Gabbiano. Il ds Nicola Mazzonelli spera in cuor suo che in qualche modo si possa proseguire con la stagione, anche se dalla Federazione tutto tace. «Parlando con procuratori e dirigenti – spiega – non c’è davvero nessuna indicazione, nessuna idea. Novità, penso, si avranno la settimana prossima. In base a quello che succederà alla serie A, a catena toccherà anche noi che siamo subito lì a ridosso. Io, da un punto di vista sportivo, cercherei fino all’ultimo, anche con formule estemporanee, di portare a termine il campionato, per dare un senso al lavoro di tanti mesi di giocatori, staff, dirigenti, società e sponsor. Se si blocca la A, noi come terza fascia siamo collegati. C’è chi è propenso alla chiusura, come tanti club della Lega femminile, anche se qualcuno ancora, come Monza, continua ad allenarsi. Non condivido. Ho letto che in Superlega si valuta di fare solo i play off a giugno, ma sono tutte ipotesi, è un terno al lotto e possiamo solo aspettare il 3 aprile, perchè la situazione che stiamo vivendo è davvero grave. La salute ha la priorità. Ripeto, dovesse esserci la minima possibilità di trovare una soluzione, per dare credibilità al campionato, io la cavalcherei». Al dilemma sportivo, si affianca ora il problema economico. Con tante aziende ferme, anche programmare la prossima stagione, a livello di sponsor, per molti club sarà una corsa ad ostacoli. Addirittura alcuni dovranno combattere contro il rischio di non potersi iscrivere. «Dal nostro punto di vista – prosegue il ds – posso dire che la società con i ragazzi si sta comportando in maniera perfetta. La solidità trovata va mantenuta. Chiaramente, per il prossimo anno noi addetti ai lavori, dirigenti e giocatori dovremo fare i conti con la ripresa economica. Noi alle spalle abbiamo aziende importanti, e sono anche loro in stand-by. Ci saranno problemi che spero veramente si potranno superare. Tante società invece non hanno la nostra stessa forza». Restando nel campo delle ipotesi… «Se lo stop terminasse il 20/22 aprile, per i nostri atleti sarebbero ben due mesi di stop. Ragazzi che non sono professionisti per il 70% e non possono tornare a giocare nel giro di una settimana dopo essere rimasti fermi così a lungo. Ci vuole almeno un mese di preparazione e la storia si allunga. Sono tutte ipotesi, possiamo sotanto aspettare per ora il 3 aprile». (cris)