Rugby Serie A Elite – Il Viadana ferito torna in classe. Pavan: “O si vince o si impara”

VIADANA Metabolizzata la sconfitta col Petrarca, per il Rugby Viadana non è tempo di rimpianti, ma solo di lavoro propedeutico a risollevarsi immediatamente. Il campionato si ferma e sabato allo Zaffanella c’è la sfida di Coppa Italia col Mogliano. E’ facile immaginare che già lunedì la squadra avesse voglia di tornare in campo. «Sì – conferma coach Gibo Pavan – c’era molta voglia mista ad amarezza, abbiamo già la testa alla gara col Mogliano che ci porterà alla partita di Rovigo del 22 dicembre. Dovremo confermare che il progetto sviluppo funziona dopo i segnali positivi nelle precedenti uscite di Coppa Italia».
Dopo l’analisi video, oltre all’indisciplina, sono emerse altre criticità che hanno portato al primo stop?
«Sì, abbiamo commesso 14 falli contro gli 8 di Padova e questo è troppo, mentre altri problemi non sono stati evidenziati. Siamo stati abbastanza solidi in fase di conquista, a parte la prima mischia dove ci hanno presi un po’ di sorpresa e dopo abbiamo ottenuto due calci di punizione, mentre in touche abbiamo mantenuto una percentuale soddisfacente. Parlando con la squadra abbiamo capito, però, che ci siamo un po’ snaturati nel nostro gioco. La gestione degli spazi che solitamente sfruttiamo bene è passata in secondo piano rispetto alla sfida uno contro uno, un gioco che ha facilitato la difesa di Padova».
La domanda dell’uomo della strada è: come si allena la disciplina?
«Si parte da lontano, cercando di fare rispettare le persone, i luoghi di allenamento e anche gli orari. Questo è il punto di partenza, poi il focus va sul campo, si lavora sui punti d’incontro con esercizi a intensità reale, piccole cose che devono però essere fatte costantemente».
Match duro a livello fisico, ha lasciato strascichi o infortuni? «Con Padova è una partita sempre molto impegnativa sotto questo aspetto, 37 minuti di gioco effettivo con tanti scontri forti da cui siamo usciti con qualche acciacco, ma nulla di serio».
Come procede l’esperimento o l’evoluzione di Boschetti da flanker a numero 4?
«Lui si è messo a disposizione della squadra dandoci molto in campo e tanto in touche. Forse perdiamo un po’ di chili in mischia, ma sta facendo un sacrificio per la squadra e per noi dello staff è importante avere giocatori disponibili in quest’ottica».
Potrebbero esserci nuovi innesti nel roster?
«Al momento direi di no, vedremo dopo la pausa natalizia e alla chiusura del girone. Per ora direi che non ci saranno interventi nel gruppo giocatori».