BOZZOLO Agli Italiani Juniore di atletica leggera, svoltisi una decina di giorni fa a Grosseto, è nata una nuova stella: Elmehdi Bouchouata. La giovane promessa azzurra, bozzolese dell’Interflumina, classe 2004, è riuscita ad ottenere l’argento nei 1500 m ed il bronzo negli 800. Due risultati di grande rilievo. «Negli 800, che non era la mia gara, l’obiettivo era fare bene – dice felice – . Sapevo di non poter puntare troppo in alto perché non la preparo come i 1500. Alla fine sono riuscito a concludere a podio come da pronostico. Non ero né triste né troppo felice. Per quanto riguarda invece i 1500, avevo il primo tempo in Italia e puntavo all’oro, ma una partenza sbagliata mi è costata il primo posto. È stata una gara lentissima perché nessuno tirava. Per dire: il nostro passaggio alla seconda tornata è stato 10 secondi più lento rispetto alla serie prima della nostra. Come dicevo, purtroppo alla partenza sono rimasto dietro, ma per fortuna poi ho recuperato sui due davanti a me, chiudendo secondo. Non mi accontento, ma me lo faccio bastare».
Per Elmehdi ora l’asticella si alza. È stato infatti convocato per gli Europei U20 in programma a Gerusalemme da lunedì a giovedì prossimi. È la sua prima chiamata in azzurro. «Sicuramente è una responsabilità – racconta elettrizzato – . Sono contento ed orgoglioso di fare parte della Nazionale e di poterla rappresentare a Gerusalemme. Ora come ora, non sento tanto il peso di indossarla. Ma sicuramente, quando sarò là, avvertirò altre sensazioni. Per quanto riguarda le gare, invece, punto a fare il tempo nei 1500 per gli Europei. Ad essere sincero, non pensavo di arrivare fino a questo punto. Il mio obiettivo sicuramente è la finale perché come tempi sono lì, ma non si sa mai perché tutto può succedere. Parlando di tempi, puntare all’oro è quasi impossibile perché ci sono riferimenti cronometrici che neanche i più grandi in Italia raggiungono. Il bronzo è possibile, ma ora penso solo a qualificarmi in finale. Poi ci sarà tempo per pensare alla medaglia».
Elmehdi ripercorre la sua storia. «Sono nato ad Asola e vivo a Bozzolo. Ho fatto karate per otto anni, poi ho sentito il bisogno di fare uno sport più movimentato per arrivare a casa stanco. Mi sono avvicinato all’atletica con i Giocosport, dove ho vinto nel salto degli ostacoli. Parlando con mio padre, ho deciso di provare a Casalmaggiore. Mi accompagnava sempre mia madre e mi aspettava fuori al freddo, ma era contenta perché mi vedeva felice. In seconda media è iniziata la mia vera passione per l’atletica, mentre i primi veri risultati tecnici sono arrivati in prima superiore. Da lì è stato tutto un crescendo. Questo è stato l’anno con i risultati più importanti per la mia piccola carriera».
Il giovane atleta mantovano conclude parlando del suo futuro: «Il mio obiettivo a breve termine sono i prossimi Campionati Europei di dicembre, mentre nel lungo termine vorrei ripetermi e migliorarmi. Soprattutto spero di entrare in un corpo militare, per proseguire professionalmente la mia carriera». Glielo auguriamo. Intanto, in bocca al lupo per Gerusalemme.