“Orticoltura in campo” ha fatto il pieno di visitatori

GUIDIZZOLO Saranno oltre 7.000 i visitatori della 18esima edizione di “Orticoltura in campo” organizzata a Guidizzolo (Mantova) da un gruppo di aziende specializzate del settore orticolo. Tra prove tecniche in campo e convegni tecnici la manifestazione è un unicum a livello mondiale perché fa toccare con mano il futuro dell’agricoltura.

“L’organizzazione è ormai collaudata – ha affermato Francesco Ferrari della Ferrari Growtech, presso la cui sede si svolge l’evento – e il fatto che abbiamo saltato un’edizione, causa Covid, ha di certo contribuito a raggiungere questi numeri. Ringraziamo anche i tanti agricoltori e tecnici stranieri presenti”.

L’iniziativa ha sfruttato a piena l’esperienza accumulata in tutte le edizioni partendo dalla prima che ha avuto luogo nel 1995. “Era una scommessa – racconta Francesco Ferrari – e oggi possiamo dire di averla vinta ma non da soli. Uno degli elementi più originali di Orticoltura in campo è proprio aver ragionato in una logica di filiera in un’Italia che è fatta di imprenditori individualisti per natura. Alcuni dicono che viaggiare in compagnia rallenta lo sviluppo, io penso invece che magari si va un po’ più piano ma si arriva lontano”.

Oggi per la terza giornata sono attesi oltre 1500 visitatori e il successo della manifestazione del 2024 è anche dovuto all’aver concentrato tutte le attività in un’unica sede. Le serre coperte che hanno visto le prove tecniche in campo susseguirsi una dopo l’altra con gli operatori che hanno toccato con mano, nel vero senso della parola, le tecnologie più innovative e soprattutto green del settore della meccanizzazione agricola.

“Più che una fiera (non abbiamo questo intento) – ha affermato Massimo Lucchini della Idromeccanica Lucchini – Orticoltura tecnica in campo vuole essere una miccia di accensione per le idee, un volano per dare impulso al settore. Vogliamo che i visitatori trovino idee per far crescere la propria azienda e, con loro, le nostre”.

La formula è semplice, quanto vincente: mostrare in campo (al mattino) le ultime tecnologie delle aziende coinvolte, non solo quelle organizzatrici, ma anche le altre che hanno aderito all’evento (oltre 50) ed espongono presso gli spazi allestiti. Il pranzo si svolge all’interno della Ferrari Growtech e, nel pomeriggio, spazio ai workshop dove, in mezz’ora, le aziende possono descrivere le proprie novità.

“Vale più la pratica della grammatica si dice ma noi pensiamo che servano tutte e due – conclude Francesco Ferrari – è per questo che al mattino si vede l’agricoltura in azione mentre al pomeriggio si anticipa il futuro delle coltivazioni parlando di strategie, tecniche, innovazioni e tutto quello che può servire a dare stimoli e ad attivare il confronto tra gli operatori”. Adesso l’appuntamento è alla prossima edizione del 2026.