Luna Park, la protesta dei giostrai

MANTOVA  «Siamo a novanta giorni dall’apertura del tradizionale luna park di Sant’Anselmo, e sfortunatamente noi operatori dobbiamo apprendere del nostro futuro dai social e dalla stampa». Comincia così la protesta sulla pagina Facebook “Luna park Mantova” di un rappresentante degli animatori della annuale fiera delle giostre sul Te, che come noto il prossimo anno non avrà luogo. Una pagina che lo stesso rappresentante della categoria Pierino Verzelletti non sa bene a chi ricondurre, ma che dai toni parrebbe essere rappresentativa di più operatori.
La rimostranza parte dal fatto che dall’amministrazione comunale non sia ancora pervenuta una comunicazione ufficiale, «nonostante abbiamo presentato per tempo regolare domanda di partecipazione e abbiamo effettuato tutti i versamenti del caso». Anzi, prosegue polemicamente l’operatore, che afferma di parlare anche a nome della propria associazione di categoria, «quando è stato chiesto un incontro, dall’amministrazione non abbiamo ricevuto ricevuto risposte».
Infine il congedo sarcastico: «Grazie Comune di Mantova, per avere cancellato con un colpo di spugna una tradizione che dura da cinquant’anni sul Te. Grazie per non non averci tenuto in considerazione e non averci riservato spazi adeguati nei lavori di riqualificazione del Parco Te. Grazie Comune di Mantova per tenere in bilico il lavoro di settanta famiglie».
Respinge però le accuse l’assessore comunale al commercio Iacopo Rebecchi: «Tranquillizzo Mantovani e operatori delle giostre: la tradizione del Luna park sul Te continuerà. Semplicemente, come abbiamo sempre detto ai rappresentati dei giostrai, nel 2024, i cantieri renderanno probabilmente impossibile lo svolgimento del luna park sul Te. L’alternativa del Boma è stata a suo tempo bocciata dagli operatori stessi. Siamo in continuo contatto con i rappresentanti del luna park per aggiornarli sulla situazione. Quanto alla pagina Facebook “Luna Park Mantova” – precisa l’assessore – da quanto mi consta è di un singolo operatore, e non rappresenta pertanto l’intera categoria».
Rebecchi in ogni caso non spende l’ultima parola sulla vicenda. I cantieri per i sottopassi di congiunzione fra Te Brunetti e Parco Te non sono ancora definiti, e qualcosa di definitivo potrebbe essere speso nelle prossime settimane, nonostante già dallo scorso anno tutti gli operatori fossero stati avvertiti della necessità contingente di uno stop momentaneo nel 2024.
Quanto poi agli anticipi delle cauzioni, precisa Rebecchi, il problema non si pone: «Le caparre verranno restituite, così come si è fatto negli anni di sospensione della fiera causato dalla pandemia».