Magro: 25 anni di teatro e impegno sociale

MANTOVA – Progetti, laboratori, spettacoli: arduo riassumere l’attività per il 2024 di Teatro Magro. Ma ci proviamo. Le iniziative sono diverse, legate naturalmente alla drammaturgia contemporanea. Ma pure ad azioni sociali, argomenti scientifici, al lavoro con e sulle persone fragili. Il percorso della realtà artistica mantovana prosegue anche attraverso collaborazioni e sinergie, che ne permettono l’impegno in campo nazionale ed europeo. E poi un evento speciale, perché Teatro Magro è diventato Cooperativa Sociale Onlus 25 anni fa. L’anniversario sarà a settembre: all’occasione di festa si unirà la presentazione del programma 2024/25. Presso la Home, la sede mantovana di via Brescia. E anche in merito alla struttura è previsto un rinnovamento. Con ampliamento. Riguardo ai progetti, illustrati dal direttore artistico Flavio Cortellazzi (in foto), è in fase finale “Crossroads”, piano di scambio internazionale sulle buone pratiche nel teatro con migranti e stranieri insieme a partner europei, che proseguirà fino al 2026, con il bando ErasmusPlus. Teatro Magro partecipa all’iniziativa con Sub.Ita, laboratorio permanente di teatro per minori richiedenti asilo.
La proposta di turismo territoriale che ha per capofila Pantacon si sviluppa in Lentissimo, concentrata tra Canneto e Acquanegra sul Chiese.
Supportato dal Pnrr è il contenitore di attività rivolte al welfare e all’istruzione, con corsi gratuiti per bambini (Germogli) e giovani adolescenti (Né carne né pesce) partiti a ottobre (capofila Pantacon) e l’avvio in primavera di un un laboratorio per donne migranti con il contributo del Comune di Mantova. Nel Pnrr sull’istruzione sono previste diverse esperienze teatrali scolastiche.
Due le nuove produzioni: “Hit Parade”, rappresentazione sulla musica e la sua universalità di linguaggio e “Walkie Talkie”, un monologo uno a uno tra attore e pubblico in camminata. Approccio, quest’ultimo, che caratterizza la concezione del pubblico stesso per Teatro Magro, considerando lo spettatore come interprete, nel senso di filtro e fonte di elaborazione di una performance. Con cui gli attori innescano un progressivo avvicinamento. Che ha come punto d’arrivo uno scambio, un dialogo aperto. Naturalmente se questo si presenta in modo spontaneo, diventando così arricchente per tutti i soggetti in campo.
“La nostra attenzione è diretta alla persona e non al personaggio, – commenta Cortellazzi – in un meccanismo che è forse di complessa fruibilità, almeno nell’impatto immediato. Ma che è poi interessante replicare in luoghi e contesti differenti. E che credo contribuisca a dare una cifra chiara della nostra personalità artistica”.
Una prospettiva, questa, che si sviluppa anche tramite azioni su varie fasce sociali ed educative. Alcuni esempi: For over young, laboratorio vietato ai minori di 60 anni finanziato da Fondazione Comunità Mantovana; Fuori dal comune, progetto Oltre La Siepe di incontri per una psichiatria di comunità sostenuto da Fondazione Comunità Mantovana; Milione 4.0, laboratorio teatrale “Due passi” con utenti della Casa Circondariale di Mantova (capofila Cooperativa Hike); Esemplare, per giovani con e senza disabilità supportato dal Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo.
L’attività Laivin di Fondazione Cariplo promuove la maturazione di competenze chiave dei giovani avvicinandoli ai linguaggi performativi contemporanei, in cooperazione con sei istituti della provincia di Mantova, mentre Politecnico è rivolto agli studenti del Politecnico Di Milano -Polo Territoriale di Mantova.
“Tipi” è nel tempo diventato un format – basato sull’ assolo teatrale del corpo come involucro – consolidato per Teatro Magro, che in aprile lo porterà al Festival di teatro a Mirano (Venezia).
Non è tutto, perché le diramazioni delle attività di Teatro Magro sono più vaste. E le riprenderemo singolarmente, di volta in volta.
Intanto i 25 anni della Cooperativa concorrono anche a implementare la conoscenza identitaria di questa realtà. Missione in generale non semplice. A Mantova forse più complicata che in altri centri.
Anche se in anni più recenti, pure passando per esperienze congiunte come 4D Teatro, il pubblico si è finalmente contaminato, accostandosi a modalità espressive distinte, seppure tutte con riferimenti al contemporaneo. È già qualcosa. Anzi molto.
Per informazioni i contatti sono: mail teatromagro@teatromagro.com, telefono 0376 369918.