Mantova Prime ore di luce del giorno (un giorno peraltro festivo) e mentre la città per la gran parte dorme, qualcuno in giro c’è per mettere a segno azioni che vengono ormai rubricate nella dizione generica della microcriminalità. Tre ragazzi, descritti come giovanissimi, armati di piede di porco, hanno individuato in un furgoncino parcheggiato la vittima presa di mira.
Sulle intenzioni, visto lo strumento da scasso che si portano in mano, non possono esistere dubbi, tantopiù che già hanno iniziato ad armeggiare sullo sportello del furgoncino. A vederli è una guardia notturna che sta staccando alle 5.30 il proprio turno e sta rientrando in sede attraverso corso Garibaldi. Li vede, e non ha dubbi sulle intenzioni e le azioni che stanno mettendo in atto, sicché fa l’unica cosa che può fare. Non rientra infatti nelle mansioni delle guardie giurate svolgere azioni di sicurezza pubblica, se non nei posti che sono deputati a sorvegliare e tutelare.
Da qui la decisione di avvertire la propria centrale operativa, alla quale affida il compito di trasmettere l’informativa di quanto sta avvenendo alle forze dell’ordine. Dopodiché tira dritto perché il suo compito si esaurisce lì.
Il seguito è presto detto. all’arrivo delle pattuglie il campo del reato è ormai sgombro, e non si è nemmeno in grado di quantificare l’entità del furto con scasso. Ma per i responsabili la via informatica della videosorveglianza (pubblica e privata) è già attivata. Quanto alle informazioni trasmesse per le indagini, al momento sussiste solo la testimonianza della guardia giurata. Si tratta di ragazzini giovanissimi: una baby gang di ragazzini, se non addirittura bambini. «Mi ha sorpreso proprio la loro età – è quanto dichiarato –, perché non riuscivo a capire cosa potessero farci in giro a quell’ora tre bambini, che a colpo d’occhio sembravano proprio bambini delle elementari o al massimo delle scuole medie. Avere visto poi il piede di porco, e il loro armeggiare su quel furgoncino blu con scritte sulle fiancate, mi ha tolto ogni dubblio, e così ho avvisato immediatamente la mia centrale».
Vien da sé che dalla descrizione del furgoncino si potrebbe trattare del veicolo di un artigiano lì parcheggiato, e che l’oggetto del furto potrebbero essere gli attrezzi che normalmente vengono riposti nel vano dell’automezzo.
Quanto alla ricerca dei responsabili, essa viene affidata agli impianti di videosorveglianza disseminati nella città, e laddove ci siano zone scoperte dalle telecamere in capo alla Polizia locale, verranno richieste anche le registrazioni dei numerosi impianti privati a guardia di negozi o abitazioni. Vien da sé che, a indagini in corso, ogni informazione al momento risulta del tutto riservata e secretata.